Un cantante jazz così non l’avete mai visto: dal 7 al 9 Novembre a Milano, nell’ambito di “Robotica 2012”, sarà possibile ammirare Telenoid, l’androide a cui l’Università di Palermo ha insegnato a duettare e improvvisare sul palcoscenico. Il progetto è frutto della collaborazione tra il Laboratorio di Robotica dell’ateneo siciliano e il professor Hiroshi Ishiguro dell’Università di Osaka ed è recentemente comparso anche su New Scientist, famoso periodico scientifico inglese.
Telenoid è nato in Giappone nel 2010, nel laboratorio del professor Ishiguro. L’androide, lungo circa 70 centimetri e con un peso intorno ai sei chili, è stato progettato per apparire e comportarsi come un essere umano stilizzato. Grazie ad un sistema di riconoscimento delle espressioni facciali che opera anche via webcam, Telenoid è in grado di dare l’illusione della compresenza fisica tra interlocutori che si trovano a distanze remote. Nell’ambito del progetto del team dell’Università di Palermo, guidato dal professor Antonio Chella, il robot apprenderà per imitazione la gestualità dei cantanti jazz, finché non sarà in grado di esibirsi in autonomia.
Un primo assaggio delle capacità di Telenoid sarà dato nel corso di “Robotica 2012”, la manifestazione che ogni anno presenta le ultime novità in tema di robot umanoidi. Lo scopo del progetto del Laboratorio di Robotica dell’Università di Palermo “è quello di analizzare il ruolo della corporeità, della gestualità, delle emozioni e della coscienza nell’improvvisazione musicale jazz mediante l’utilizzo di un artefatto robotico”, spiega il professor Chella. La prospettiva è quella di poter utilizzare le abilità dell’androide a scopo di intrattenimento, trasformandolo in una sorta di giocattolo musicale. Ma Telenoid potrebbe anche avere un’applicazione più nobile. Potrebbe, infatti, essere usato per far compagnia agli anziani, i quali avrebbero anche l’opportunità di insegnargli le canzoni del loro passato, riuscendo così a tramandare un importante patrimonio culturale popolare.
Per gli appassionati del settore e per coloro che sono semplicemente curiosi, “Robotica 2012” sarà l’occasione per vedere dal vivo l’androide e scoprire anche i progetti presentati da molti altri atenei italiani tra cui l’Università di Verona, il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna, quella di Trieste e l’Università Politecnica delle Marche.
(Foto Flickr dell’Hiroshi Ishiguro Laboratory, ATR)
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