Università L'Aquila, il Tar sblocca la soglia di accesso a Scienze della formazione
allenati con i nostri test di ammissione e orientamento gratuiti

test di ammissione
PREPARATI AI TEST PER
ACCEDERE AI CORSI DI LAUREA

TEST DI MEDICINA
ALLENATI PER IL TEST
DI INGRESSO A MEDICINA

TEST DI ORIENTAMENTO
VALUTA L’AREA DI STUDI
PIU’ ADATTA A TE

TEST DI RI-ORIENTAMENTO
VERIFICA SE IL TUO PERCORSO
DI STUDI È QUELLO GIUSTO

L’Aquila, il Tar sblocca la soglia di accesso a Scienze della formazione

da | Feb 2012 | News | 0 commenti

L’Unione degli Universitari dell’Aquila ha fatto ricorso al Tar del Lazio per abolire la soglia minima di sufficienza nei test di ingresso alla facoltà di Scienze della Formazione e l’ha vinto. Il Tar infatti ha deciso che gli studenti rimasti fuori dalla selezione potranno essere ammessi.
Il decreto è dell’ex ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e stabilisce che per accedere a Scienze della formazione è necessario raggiungere un punteggio minimo di 60 punti sul totale di 80, oltre ad avere il vincolo del numero programmato di ingressi.

Così dei 250 posti a disposizione del corso di laurea aquilano, in base al risultato del test d’ingresso solo 102 potevano essere occupati e ne rimanevano dunque 148 non assegnati. Per Valentina Ciaccio, rappresentante dell’Udu all’Aquila, si tratta di una vera e propria ingiustizia: “Per un corso di laurea abilitante all’insegnamento nelle scuole materne ed elementari, con i contingenti già calcolati ai sensi di legge è a dir poco paradossale”.
Secondo il sindacato studentesco, dunque, il ministro Gelmini mirava in realtà a indebolire ulteriormente la scuola pubblica; anche l’avvocato Michele Bonetti, che ha assistito gli studenti dell’Udu nelle procedure di ricorso, legge nel decreto Gelmini l’intento di disincentivare gli studenti a iscriversi a scienze della formazione: “Alcuni corsi sono a rischio di chiusura se si continuerà così”.
In realtà il problema della soglia minima illegittima riguarda tutte le altre università d’Italia e il coordinatore nazionale Udu, Michele Orezzi, si augura che l’ordinanza del Tar rappresenti il primo passo per ristabilire la legalità e che sia poi estesa a livello nazionale: “L’obiettivo ora è estendere a tutti mediante un decreto del ministero le nostre sentenze, anche agli studenti che non hanno potuto fruire dei nostri ricorsi. I posti liberi ci sono, ora che la soglia è stata dichiarata illegittima ci aspettiamo che il ministro Profumo possa prendere atto della sentenza e che finalmente i posti liberi possano essere assegnati a tutti gli altri studenti”.

FacebookTwitterEmailWhatsAppLinkedInTelegram
Registrati
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments