C’è chi per paura del traffico e per il timore – sacrosanto – di rimanere travolto dalle automobili, non ha il coraggio di muoversi in città con la bicicletta. Così accantona l’idea di utilizzarla come mezzo di trasporto e continua a servirsene solo come mezzo ludico, non assaporandone appieno tutte le potenzialità. Proprio per evitare che ciò accada ancora, a Roma è da poco nato il Libero Ateneo del Ciclismo Urbano (LACU), un’università con l’obiettivo di formare “ciclisti urbani” preparati e consapevoli.
La bicicletta è un mezzo che permette di muoversi velocemente, senza problemi di parcheggio e soprattutto a costo zero, visto che non ha bisogno di benzina. Tutto ciò a beneficio dell’ambiente che ci circonda. Nonostante questo, molti la ritengono ancora troppo pericolosa e non si sentono pronti a utilizzarla per la città. Nella conoscenza, allora, si è trovata la soluzione giusta per aumentare la sicurezza di chi desidera pedalare: l’università che è nata a Roma cerca, così, di favorire il sempre crescente bisogno di mobilità sostenibile, fornendo a chi è interessato gli strumenti idonei e le informazioni necessarie ad affrontare in modo sicuro la strada.
L’università della bicicletta non si rivolge solo ai ciclisti, ma anche agli automobilisti, che sempre più spesso eludono i limiti di velocità sfrecciando per le vie. Questo sembra essere, secondo i dati, la prima causa di decesso per chi pedala: “Proprio per questo motivo – spiega Yuri Stati, fondatore del LACU – stiamo pensando di realizzare corsi rivolti ai tassisti e agli autisti delle aziende di trasporto pubblico”. Allo stesso tempo, occorre imparare a guidare la bici nel contesto urbano e non come fosse un’automobile, sapendo in ogni situazione come meglio comportarsi.
La presentazione del corso e l’inaugurazione dell’anno accademico sono previste per il 22 settembre nella Capitale. Le lezioni prevedono sia una parte teorica sia una pratica: “Durante i nostri corsi – dice Stati – daremo alcuni suggerimenti utili alla guida nel traffico urbano”. Si tratterà di consigli pratici su come affrontare le diverse situazioni e sulle precauzioni da adottare: “Spiegheremo – aggiunge infatti il fondatore – cosa è meglio fare quando ci si trova di fronte ad un incrocio o a una rotatoria” e anche “quali attrezzature utilizzare per essere ben visibili e quali tragitti è preferibile percorrere”. Tutto ciò grazie all’aiuto di docenti qualificati, che altro non sono se non ciclisti abituati da anni a spostarsi in città.
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