L’11 settembre scorso il MIUR ha reso disponibili online i risultati del test di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria. Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è possibile infatti consultare non solo le domande e le risposte al test, ma anche l’elenco anonimo di coloro che hanno svolto la prova, suddiviso per sedi aggregate. Gli studenti, tramite login sul sito, possono inoltre conoscere il proprio punteggio.
Il sistema di assegnazione del posto è complicato: molte sono perciò le incertezze, ad oggi, per gli studenti che hanno affrontato il test. Il sistema di graduatoria per sedi aggregate e non per singolo ateneo si interseca infatti con le preferenze espresse da ogni candidato riguardo alla sede universitaria effettiva di immatricolazione.
Per sapere quale sarà l’ateneo presso il quale svolgeranno i propri studi, gli aspiranti camici bianchi dovranno quindi attendere gli appuntamenti ufficiali con le comunicazioni del Ministero:
- 14 settembre: pubblicazione della graduatoria di merito;
- 17 settembre: assegnazione dei posti in base alla preferenza assegnata, per coloro che rientrano nella prima scelta;
- 21 settembre: comunicazione delle restanti assegnazioni.
Gli aspiranti al posto nei due corsi di laurea costituiscono un vero e proprio esercito: in 77mila, infatti, si sono presentati alla prova di ingresso del 4 settembre, nonostante i posti disponibili fossero solo 11mila circa. Si prospetta quindi l’eventualità di un alto numero di ricorsi che potrebbe rivelarsi addirittura superiore rispetto agli anni passati, a causa dell’introduzione delle complicate novità riguardanti la graduatoria aggregata e la possibilità di proporre sedi preferenziali.
Una prima contestazione è già partita dall’Università di Messina il cui rettore, Francesco Tomasello, ha lamentato la penalizzazione in graduatoria dei propri studenti rispetto a quelli di altre sedi come Palermo e Catania: la responsabilità di queste “anomalie statistiche” viene attribuita proprio all’eccessiva complessità del sistema, che espone i candidati a discriminazioni immeritate.
La polemica sui test d’ingresso e, in particolare, sulla presenza del “numero chiuso” per Medicina e Chirurgia è del resto in atto già da tempo, sostenuta anche dall’inevitabile constatazione che sul nostro territorio nazionale i medici sono troppo pochi: in molti, quindi, sostengono che sarebbe auspicabile l’eliminazione dell’attuale limite numerico d’ammissione a una delle professioni socio-sanitarie più importanti.