530mila euro stanziati per contribuire a pagare le borse di studio agli studenti stranieri provenienti da Paesi extracomunitari immatricolati quest’anno all’Università di Bologna, risultati idonei nella graduatoria Er.Go (l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori), ma esclusi per mancanza di fondi regionali. Con questa cifra l’Alma Mater sarà in grado di coprire almeno una parte dei costi di mantenimento agli studi per quanti, tra i 394 studenti esclusi, saranno presenti nella graduatoria definitiva.
Dopo la polemica degli esclusi dalle borse di studio a Torino, Bologna cerca di evitare lo stesso problema in relazione ai giovani provenienti da fuori Europa.
In un momento storico ed economico decisamente difficile in cui il mondo dell’istruzione e dell’università è fortemente penalizzato da tagli, l’ateneo bolognese sembra curarsi particolarmente della situazione di studenti, ricercatori, dipendenti e del mantenimento della qualità dell’insegnamento. Questo anche attraverso il potenziamento della docenza.
Ancor prima di stanziare i 530mila euro, infatti, la scorsa settimana, Il consiglio di amministrazione dell’Università di Bologna ha approvato la chiamata di 35 nuovi professori associati, una delle prime operazioni di reclutamento di nuovi docenti effettuata in Italia in attuazione delle nuove disposizioni della riforma Gelmini.
I nuovi professori, ricercatori dell’ateneo e docenti esterni, insegneranno dall’inizio del prossimo anno nelle facoltà di Agraria, Architettura Economia di Rimini, Farmacia, Ingegneria di Bologna e di Cesena, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Scienze Politiche di Bologna e Forlì, Scienze della Formazione, Scienze Statistiche.
Il rettore Ivano Dionigi ha espresso la sua soddisfazione perché l’ateneo bolognese è riuscito a concedere una meritata promozione ai suoi ricercatori e per aver dato un bel segnale di questi tempi in cui altrove si parla di esuberi e licenziamenti.
Il rettore ha anche spiegato che la tempestività con cui sono stati chiamati i 35 nuovi docenti consentirà all’Alma Mater di accedere al fondo straordinario per il reclutamento dei professori associati.