Ha sfiorato la rivolta il concorso all’Ergife Palace Hotel di Roma che in questi giorni vede coinvolti 37 mila docenti che dovranno affrontare le prove di lingua straniera per ottenere un lettorato all’estero. Una partecipazione che si spiega facilmente: per un docente di ruolo insegnare nelle 294 tra scuole e sezioni della Farnesina significa percepire fino a 7 mila euro al mese, contro i poco più di mille percepiti da un insegnante in Italia.
Lo svolgimento delle prove, previsto per scaglioni tra giovedì 1 dicembre e lunedì 5, già al primo giorno ha scatenato le polemiche. I test, preparati dal Formez per i ministeri degli Esteri e dell’Istruzione, avrebbero dovuto cominciare giovedì mattina alle 8 con la prova di francese, ma quando, qualche ora dopo, sono stati distribuiti è scattata la prima contestazione.
Un docente ha chiesto che fosse messo a verbale che i 45 minuti concessi per leggere i testi e rispondere a 40 quesiti da ricercare in un librone e riportare in un foglio a lettura ottica erano pochi e che le modalità della prova non sembravano corrette anche perché chi partecipava alla selezione per più lingue trovava nello stesso volume anche le domande per le prove successive. In pochi minuti le contestazioni si sono fatte sempre più dure.
Le commissioni hanno tergiversato e alcuni membri hanno chiesto di verbalizzare l’accaduto. I circa seimila partecipanti hanno saputo soltanto dopo 12 ore di attesa, in serata, che i test di spagnolo e francese erano slittati a martedì dicembre. La protesta è stata immediata e i docenti che partecipavano al concorso hanno definito questo episodio scandaloso, soprattutto se si pensa che i posti disponibili sono 281 e i partecipanti 37 mila.
Decine di candidati hanno minacciato di presentare ricorso, mentre altri uscivano dall’aula mostrando ai giornalisti accorsi “il librone”. Il tumulto è stato placato per alcune ore in seguito all’arrivo dei carabinieri, mentre la prova di francese è stata posticipata a mezzanotte. Le altre prove sono state posticipate di ore ed ore destando il malcontento dei centinaia di candidati che aspettavano accampati nel parcheggio che erano giunti apposta da ogni parte d’Italia e del mondo.
Arrabbiatissimi i prof, che chiedevano l’annullamento di tutte le prove, così come la Flc Cgil. Ma il Formez attribuisce la responsabilità del disservizio al docente che ha interrotto la prova di francese che pare sia stato denunciato. Il ministero degli Esteri ha confermato che le prove completeranno il loro iter di svolgimento ma molti insegnanti annunciano ricorsi e richieste di rimborso per il viaggio dall’estero.