Ha 450 anni ma non li dimostra. Stiamo parlando dell’Università di Sassari che oggi, 1 novembre, inizia l’anno delle celebrazioni per la fondazione del Collegio Gesuitico nel 1562, da cui prese avvio lo Studio generale, in esecuzione del testamento di Alessio Fontana, sassarese, funzionario di cancelleria dell’imperatore Carlo V.
L’Ateneo ha predisposto un calendario di iniziative per le celebrazioni del suo 450° anniversario. Si inizierà il 21 novembre, alle 17 in aula magna, con la cerimonia di premiazione degli studenti meritevoli 2010.
Gli eventi proseguiranno poi per tutto l’anno. Il prossimo 24 novembre si svolgerà una giornata di studio intitolata “La valutazione della ricerca”. Si proseguirà il 9 dicembre con la presentazione del volume “Storia dell’Università di Sassari” con la partecipazione di Luigi Berlinguer, Giampaolo Brizzi, Gino Fornaciari, Giancarlo Nonno e Andrea Romano. Un’occasione per guardare al passato ma con l’obiettivo di individuare al meglio le linee di condotta da tenere per il futuro: d’altro canto l’ateneo sardo è molto attento all’innovazione e alle nuove frontiere della ricerca e della didattica.
Il 22 dicembre, in occasione del Natale, il Te Deum nella Chiesa San Giuseppe celebrata dall’Arcivescovo Padre Paolo Atzei, con concerto dell’organista Davide Pinna e del coro dell’Università.
Ma la reale Cerimonia inaugurale del 450° anno accademico dell’Università di Sassari si terrà il 16 gennaio alle 9 in aula magna. A inizio marzo sarà anche organizzata la manifestazione celebrativa per il 450° anniversario di fondazione del Collegio gesuitico e dal 22 al 24 marzo 2012 il grande evento: “Quattrocentocinquantesimo anno, dal Collegio gesuitico allo Studio generale”, convegno internazionale promosso in collaborazione con il Cisui.
Ancora a maggio verranno intonati i “Carmina Burana”, Canti goliardici medievali, dall’Esemble Laborynthus, nell’Aula magna dell’università in occasione della cerimonia di inaugurazione del Centro di orientamento dell’ateneo e a maggio o giugno 2012 si svolgerà il concerto finale per gli studenti in piazza Università in collaborazione con la Consulta degli studenti e dell’Ersu.
Grandi squilli di tromba,discorsi in pompa magna…
Davanti a cotanto tempio di centenaria e pregevole cultura si trova, in totale ed incoerente tristezza , un misero e caotico parcheggio .
Eppure…non è sempre stato così.
Chi ha più di mezzo secolo di vita ricorderà infatti che la Piazza della Università ,conosciuta da intere generazioni come Culleziu ,così come il piccolo quartiere che la contorna, era “infestata” da circa venti alberi sotto la cui chioma i nostri padri e nonni si riparavano con la propria sedia impagliata o con banchetti fatti in casa , nelle calde estati.
Sul lato sinistro ,davanti all’obbrobrio che continuano a chiamare Palazzo Zirulia c’era una fontanella(come diffusamente ce n’erano nel centro storico della nostra città ) alla quale i ragazzi si dissetavano durante interminabili partite a pallone.
Non ancora adusi alla ,oggi, onnipresente e obbligatoria Ichnusa.
C’era anche una edicola ,sempre a sinistra.
In fondo, a destra verso Porta Nuova, la libreria della Signorine Cristofori con i cui libri si sono forgiati tanti illustri personaggi della nostra storia.
Gli alberi sono stati inesorabilmente eliminati nella più totale indiferenza.
Ecco un suggerimento per le celebrazioni di quest’anno:Chiudiamo al traffico auto la piazza e rimettiamo gli alberi che la rendevano gradevole e in perfetta sintonia con il Collegio Gesuitico di cui andiamo giustamente orgogliosi.
Tra l’altro la piazza risulta all’interno delle vecchie mura e non si capisce perchè nel progetto di z.t.l. ne risulti esclusa.
Chiudiamola alle auto,daremo dimostrazione di tenere alla nostra Storia e ripareremo al torto subito nel recente passato quando i miopi
e dotti frequentatori della Università lasciavano decadere l’intorno forse troppo occupati a persguire la propria carriera.
Non trovate che abbia una maggire importanza della fontana che stanno installando nella più anonima Via Brigata Sassari?