Ancora tensione e scontri tra studenti di estrema destra e di sinistra radicale a Napoli. Ieri mattina le facoltà di Lettere e Giurisprudenza della Federico II si sono trasformate in veri e propri campi di battaglia. Come nei tafferugli di qualche mese fa, lanci di bottiglie e sampietrini nella zona universitaria di Porta Massa hanno generato una situazione di pericolo e la tensione è salita quando un gruppo di aderenti a Casapound ha iniziato un volantinaggio davanti alla sede di Porta di Massa dove gli esponenti dei collettivi che occupano alcune strutture universitarie sono scesi in strada.
Secondo le ricostruzioni i giovani di estrema destra indossavano caschi e impugnavano mazze. Con sé avevano anche vessilli con croci celtiche ispirate al British Union of fascists del 1930. Ne è nato un faccia a faccia con l’intervento immediato della polizia che ha evitato il degenerare della situazione. Successivamente però i due gruppi si sono trasferiti in via Marina, davanti alla facoltà di Scienze sociali hanno proseguito con le urla e gli scambi di accuse. Tre giovani sono stati feriti in maniera non grave. Alle 18 è stata convocata un’assemblea di movimento presso la facoltà di Lettere occupata da parte della Rete Antifascista.
L’episodio è stato duramente criticato dal rappresentante degli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia Vincenzo Drago, di Azione Universitaria, che ha puntato l’indice contro i giovani che occupano gli spazi dell’ateneo “creando un clima di tensione” e ha chiesto alla presidenza di facoltà di allontanarli. Dure anche le accuse alla polizia da parte di alcuni consiglieri comunali di sinistra, i quali si chiedono come si sia potuto consentire a gruppi di neofascisti di stazionare davanti a una facoltà universitaria, per giunta armati di bastoni e spranghe.
Ferma la condanna degli atti di violenza da parte del sindaco del capoluogo partenopeo, Luigi De Magistris. Il primo cittadino ha ribadito che in una città antifascista e democratica dome Napoli e in luoghi di formazione e confronto come l’università non devono accadere fatti del genere, invitando le istituzioni a vigilare e auspicando che la magistratura faccia presto luce sugli scontri che in questi mesi procurano tensioni alla comunità universitaria napoletana.