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Alla Sapienza applicazioni per smartphone progettate dagli studenti

da | Lug 2011 | News | 0 commenti

All’Università la Sapienza di Roma le proposte di innovazione arrivano direttamente dagli studenti, premiati per trovare soluzioni tecnologiche a problemi o scomodità che sperimentano ogni giorno “sul campo”. Si chiama Ideas to Sapienza ed è un bando che l’ateneo ha indetto per promuovere la cultura dell’innovazione tra gli studenti e il lavoro in team multidisciplinari.

I vincitori del concorso, di età compresa tra i 22 e i 39 anni sono soprattutto studenti di informatica e, anche se in misura minore, anche studenti di scienze della comunicazione e psicologia, che si sono uniti per proporre il rinnovo o la messa a punto di servizi tecnologici ai loro colleghi, in modo da semplificare e migliorare la vita universitaria.

La sfida era quella di ipotizzare un piano dei costi che non superasse i 12.000 euro offrendo al contempo un prodotto innovativo. I premi per i progetti migliori variavano dai 5.000 ai 1.000 euro. Ad aggiudicarseli sono stati tre team e il primo posto è andato al progetto di Matteo Gobbi, 22 anni.

Si tratta di una applicazione mobile che trasferisce sul cellulare le funzionalità del servizio informatico di gestione didattica InfoStud, rivisitando l’esperienza d’uso tramite icone intuitive che consentono, per ora su piattaforma Apple, di prenotare gli esami, controllare le tasse universitarie e ottenere altre informazioni utili per la didattica.

Anche il secondo posto è dedicato a un progetto mobile, che si chiama SimpliUniversity ed è stato progettato da Maria Rosaria Pazzola e Maura Floris, entrambe di 25 anni. Si tratta di una applicazione di “near field communication” che consente, fra le varie cose, di prenotare pasti al bar dell’ateneo semplicemente avvicinando il cellulare a un tag-reader, così come permetterebbe di registrare la presenza agli esami o pagare piccoli importi con la stessa logica.

Al terzo posto un progetto di Luca Polidoro, 39 anni e lavoratore oltre che studente, che ha proposto un progetto per consultare in modo più rapido ed efficiente i titoli del sistema bibliotecario della Sapienza, includendo diversi archivi.

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