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Sette universitari sviluppano il primo aereo solare spagnolo

da | Giu 2011 | News | 0 commenti

Sviluppare il primo prototipo spagnolo di aereo a energia solare, combinando l’aerodinamica, l’elettronica e l’elettricità generata dall’energia solare fotovoltaica. Questo l’ambizioso progetto di sette studenti di Ingegneria industriale e aeronautica della Catalogna per dimostrare l’efficacia dell’energia solare applicata all’aeronautica.

Joaquim Crees, Carles Felip, Josep Fernández, Marta Marimon, Ignacio Pedrosa, Arnau Pons e Xavier Serena frequentano tutti l’Etseiat (Escola Tècnica Superior d’Enginyeires Industrial i Aeronàutica de Terrassa), il centro di studi superiori dell’Università Politecnica della Catalogna (Upc) e dal febbraio 2010 sono impegnati nella realizzazione di “Solar Endeavour“, un aereo alimentato esclusivamente ad energia solare fotovoltaica. Si tratta di una sfida ardua, ma stimolante. Un aereo solare potrebbe, ad esempio, essere utilizzato per prevenire gli incendi boschivi, o controllare il traffico o eseguire missioni scientifiche di osservazione della Terra.

Il progetto è patrocinato e supervisionato da Gtd, una società di software e sistemi informatici, che ha messo a disposizione degli studenti uno dei propri ingegneri. Ma la Gtd non è la sola azienda a credere nella bontà dell’iniziativa. La messicana Koford Engineering Llt ha fornito il motore elettrico dell’aereo, disegnato e prodotto per l’occasione, mentre la Heliene S.L. ha concesso le cellule fotovoltaiche ad alto rendimento. Infine, la Cat Uav ha provveduto a dotare gli studenti di un sistema telemetrico e di un controllo remoto che permette di pilotare un aereo di queste caratteristiche allo stesso modo in cui si pilota un aereo con equipaggio.

L’équipe di sviluppo ha tempo sino all’estate per sviluppare e ultimare il prototipo. Il primo volo ufficiale dell’aereo è, infatti, previsto per il prossimo mese di agosto. L’aliante ha già effettuato dei voli sperimentali senza motore per controllare la meccanica del volo, il carrello di atterraggio, l’aerodinamica.

Sono due le principali difficoltà che gli studenti stanno cercando di risolvere: la prima è incorporare le celle solari che sono molto fragili e devono adattarsi alla curvatura delle ali del velivolo, la seconda è il disegno del Sistema di Gestione dell’Energia (Sge) che deve garantire una certa autonomia di volo, il grande cruccio di velivoli di questo tipo.

In realtà la tecnologia per incorporare le celle solari esiste ed è già stata utilizzata in altre parti del mondo in progetti come il “Solar Impulse“, un aereo costruito dallo svizzero Bertrand Piccard che si propone di circumnavigare il mondo, o il “Zephyr-6”, un prototipo britannico detentore del record mondiale di ore in volo. Gli autori di questi progetti hanno però tenuto segreta la tecnologia, quindi gli studenti dovranno contare unicamente sulle loro forze.

Lo stesso vale per l’Energy Management System (Ems), che è il cuore del velivolo e deve consentire la distribuzione di energia per il corretto funzionamento del motore in qualsiasi condizione meteo, anche in mancanza di luce solare. Alcuni degli studenti del Solar Team Building Endeavour non sono, però, nuovi a imprese di questo tipo. Nel 2006 dettero vita a Trencalòs, un’associazione nata in seguito a un progetto simile, da cui uscì un prototipo di aereo in grado di portare un carico di sei volte il proprio peso.

È possibile seguire lo stato di avanzamento del progetto nel blog Arcitec, nella pagina di Facebook ad esso dedicata e in Twitter.

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