Avete in corso una controversia che potrebbe finire con una causa in sede civile? Prima di risolverla davanti a un giudice passate dall’università. Questo “strano” consiglio da oggi è una realtà a Palermo, dove l’università si è attrezzata – primo caso in Italia – per dar vita a un organo di mediazione tra le parti in lite, così come prevede la recente riforma della giustizia civile.
Salvo i contenziosi che riguardano l’infortunistica stradale e le liti condominiali, per tutte le materie di controversia è obbligatorio d’ora in poi ricorrere a un organismo che tenta una conciliazione bonaria tra le parti. Uno strumento che potrà consentire un minore ricorso alla giustizia ordinaria, già oberata da centinaia di migliaia di pendenze inevase, che danno vita a tempi d’attesa lunghissimi e che scoraggiano anche gli investitori stranieri, preoccupati che un’eventuale lite non abbia un esito certo in tempi ragionevoli.
L’Università di Palermo si è allora attrezzata per venire incontro a questa nuova prescrizione normativa e ha formato un gruppo di esperti attraverso corsi autorizzati da un apposito decreto ministeriale. Presentato presso la sede della facoltà di Scienze politiche, il nuovo organismo – che si chiama “Mediare con Unipa” – ha già ricevuto i primi incarichi e si troverà a dover “mediare” tra le parti anche grazie alle competenze che possiede un ateneo con la sua consolidata esperienza in molteplici discipline.
Il rettore dell’ateneo palermitano, Roberto Lagalla, ha sottolineato come il nuovo organo nato in seno all’università sia in piena sintonia con il lavoro che i vari dipartimenti svolgono a servizio della società, in un’otica di apertura alle esigenze della città e del Paese. Lagalla ha anche espresso soddisfazione per il rapporto che si è creato e che si potrebbe creare con i settori produttivi e professionali, come già avvenuto in occasione del corso di formazione per amministratori di beni confiscati.
Tutte queste attività – spiega il rettore – “rendono i dipartimenti competitivi e fortemente ancorati al territori”. Mediare con Unip, infatti, a ha già sottoscritto convenzioni con l’Ordine dei notai di Palermo, Trapani e Termini Imerese, ma anche con l’Ordine degli ingegneri e presto con quello dei medici.