Le Universiadi, la competizione olimpica degli studenti universitari di tutto il mondo, vedono nuovamente in prima linea l’Italia, con ben tre candidature per ospitare le prossime edizioni: il Trentino ambisce all’edizione invernale del 2017, mentre Bologna e L’Aquila concorrono per quella estiva del 2019.
La prima candidata, Trento, “gode di una grande credibilità nel campo degli eventi internazionali”, ha sottolineato Sergio Anesi coordinatore sport a livello provinciale, e questa proposta si tradurrà nella riqualificazione degli impianti sportivi esistenti, senza dover costruire strutture nuove.
Fiducia ed entusiasmo anche per la candidatura dell’Aquila, che vede nelle Universiadi una delle più importanti occasioni di rinascita e valorizzazione della città dopo il sisma del 2009. “Abbiamo bisogno di mantenere un faro acceso – ha ricordato l’assessore Carlo Masci -, dobbiamo far tornare a vivere la città”.
Della candidatura di Bologna si discute già da mesi. L’idea è partita prima delle recenti elezioni amministrative, quando a reggere la città c’era il commissario Anna Maria Cancellieri, ma il neoeletto sindaco Virginio Merola l’ha fatta propria e ora sta lavorando affinché la sua giunta possa sostenere adeguatamente la corsa con le città concorrenti.
L’Universiade, o Olimpiade Universitaria, è una manifestazione sportiva biennale che vede esibirsi molte discipline, sia nella fase estiva che in quella invernale. A partecipare sono gli studenti iscritti a tutte le università del mondo, il suo nome deriva infatti proprio dai valori di “universalità”, sport e università.
La competizione nasce nel 1959 con l’organizzazione e la promozione della Federazione Internazionale Sport Universitari (Fisu). Per quanto riguarda l’Italia è stato fino ad oggi il Paese che ha ospitato il numero più alto di edizioni al mondo, ben nove, con una partecipazione crescente di nazioni e di atleti.