Il mondo accademico e le istituzioni pubbliche sono ancora poco accessibili alle donne soprattutto nelle posizioni manageriali o di “comando”. Anche nella ricerca le donne faticano, e “incontrano ancora più difficoltà che in altri settori della nostra società ed economia. Frequenti i casi di ricercatrici o studiose con curricula invidiabili ma che difficilmente sono Presidi, Rettori o ricoprono altri posti chiave”.
Queste le dichiarazioni del ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, parlando alla vigilia della cerimonia di assegnazione delle Borse di Studio “L’Oreal Italia per le Donne e la Scienza”, prevista lunedì a Milano.
Le dichiarazioni sono state inoltre occasione per il ministro di spiegare le attività che sta portando avanti. Si tratta di tre progetti finanziati dalla Commissione Ue, realizzati con il ministro dell’Istruzione e della Ricerca Gelmini, in partenariato con Università ed enti di ricerca provenienti da Europa, Nord America e Oceania.
“Questi progetti – ha sottolineato – hanno consentito l’apertura di un tavolo di lavoro che ha prodotto importanti proposte destinate a fondare politiche volte, nel giro di pochi anni, a recuperare il gap con gli altri Paesi europei“.
Oltre alle iniziative del suo dicastero, il ministro ha voluto sottolineare alcuni provvedimenti adottati dal governo per agevolare le donne nella difficile conciliazione tra lavoro e famiglia, attraverso l’investimento di risorse per potenziare i servizi e rendere più flessibili gli orari, tra cui ha segnalato 40 milioni di euro del Dipartimento per le Pari opportunità per il potenziamento dei servizi di cura e per l’infanzia.