Un’operazione di 45 minuti dalle forze speciali americane in una villa di Abbottabad ha provocato la morte di Osama Bin Laden. Un blitz che ha riscosso l’apprezzamento della comunità internazionale (più qualche critica per le modalità con cui è stato sepolto il leader di al Qaida) , ma che ha anche provocato paura e allarme tra gli studenti iscritti negli istituti della località pakistana e i loro familiari.
Da molti considerata “città dell’educazione“, Abbottabad, situata a soli 75 chilometri dalla capitale federale, Islamabad, è nota per le avanzate strutture educative che comprendono un gran numero di scuole internazionali, istituti professionali, campus universitari e accademie militari. La maggior parte sono dotate di alloggi per gli studenti provenienti da diverse parti del Paese.
“Abbiamo sentito lo scoppio di una bomba e poi alcune persone hanno visto elicotteri americani. Dopo sono iniziati rumori di armi da fuoco pesanti e nemmeno i giornalisti locali hanno potuto raggiungere la zona interessata perché era isolata”, racconta Fareeha Jadoon, docente alla University of Engineering and Technology Peshawar di Abottabad a World University News.
“Il giorno dopo il presidente americano Barack Obama ha dato la notizia che Osama Bin Laden era stato ucciso in un’operazione delle forze Usa. Non riuscivo a credere una cosa del genere, perché la nostra città è conosciuta per le strutture scolastiche e formative, non per il terrorismo. Forse è proprio per questo che Osama ha scelto di nascondersi qui” ha proseguito la professoressa.
Entro un raggio di un chilometro dal nascondiglio di Osama Bin Laden ci sono circa 40 scuole e college. E secondo le stime la popolazione studentesca nella città si è già quasi dimezzata da domenica 1 maggio. Un gran numero di studenti sono tornati alle loro città d’origine o comunque non lasciano le abitazioni, temendo una forte reazione da parte dei talebani e di Al Qaida, che hanno minacciato di vendicarsi prima col Pakistan e poi con gli Stati Uniti.
“La presenza è nettamente diminuita e stiamo ricevendo telefonate da genitori degli studenti che chiedono informazioni riguardo la sicurezza dei loro figli, ma non possiamo garantire che non ci sarà una reazione da parte dei talebani”, ha detto Abdul Wahid Mir, direttore del Modernage College. “Questo evento avrà un impatto negativo sull’istruzione e aumenterà il senso di insicurezza tra gli alunni e le loro famiglie, che darà come risultato un netto calo delle iscrizioni negli anni futuri”, ha aggiunto.