Dopo Cambridge anche Oxford sta programmando di spingere le tasse annuali al massimo consentito: studiare in quelle che sono considerate le migliori università del Regno Unito potrebbe costare dunque 9.000 sterline nel 2012, l’equivalente di 10.500 euro. Un’impennata che potrebbe riguardare, secondo le associazioni studentesche, molti altri atenei inglesi in seguito agli ingenti tagli che si stanno abbattendo sul sistema universitario nazionale per un totale di 940 milioni.
La più antica università del mondo anglosassone ha riunito nei giorni scorsi un’ampia commissione di accademici e studenti per discutere l’entità delle tasse di iscrizione per il 2012. Il prorettore Tony Monaco ha anticipato che l’ateneo di Oxford dovrà innalzare il prelievo per lo meno a 8.000 sterline per fare fronte alle mancate entrate statali. Contrari gli studenti, secondo i quali una retta tanto alta escluderebbe dal sistema gli aspiranti meno abbienti.
Una fitta schiera di manifestanti si è radunata all’esterno dell’edificio di Oxford durante l’assemblea, gridando slogan contro l’aumento delle tasse che secondo secondo le alte sfere accademiche sarebbero necessarie per mantenere il bilancio in equilibrio. Con una retta annuale di 9.000 sterline, fatti salvi alcuni sgravi per gli studenti meritevoli meno abbienti, l’università potrebbe recuperare oltre 14 milioni, cifra che non andrebbe comunque a coprire l’intera entità del taglio.
Numeri che non ammettono scappatoie, ma altrettanto stringenti sono altre cifre sollevate nelle ultime settimane dai giornali e dal fronte studentesco. Secondo il Telegraph, oltre 950 dipendenti delle università britanniche, inclusi tutti i rettori, sono pagati più del primo ministro, con aumenti fino all’8 per cento nell’ultimo anno. Un “senior administrator” proprio a Oxford percepisce uno stipendio di quasi 600.000 sterline, che si suppone essere il più alto salario accademico del Paese.
Livelli di retribuzione che stridono con la recente decisione del governo Cameron di triplicare il tetto massimo delle rette annuali universitarie, da 3.000 a 9.000 sterline: il peso dei tagli cadrà dunque solo sulla testa delle giovani generazioni? Il sistema accademico si difende, le alte retribuzioni servono a continuare ad attirare da tutto il mondo i migliori cervelli sulla piazza, per mantenere il livello di eccellenza del sistema universitario inglese.
E’ scandaloso che si possa guadagnare quelle cifre.Attirare i migliori cervelli? e che significa? se sei uno dei migliori cervelli ti dò la cattedra, altrimenti non ti dò la cattedra e vai a fare un altro lavoro, che significa che bisogna dargli tutti quei soldi di stipendio? anche perchè continuando a studiare a spese dell’ Università il curriculum cresce e quindi si accede a finanziamenti di ricerca pubblici,privati e mettendosi sul mercato come professionisti si guadagna tanto, quindi c’è tutto un guadagno tacito per il fatto di insegnare,ancor di più in una rinomata Università.Basta questo.Non c’è bisogno di stipendi che superano quello del primo ministro.Un professore universitario che guadagna più di un primo ministro? di un politico? con la differenza che il politico se non rieletto non guadagna niente, loro continuano per tutta la vita,lucrano sulla formazione dei poveri ragazzi.Non sta bene.