È partito oggi lo sciopero e i cortei che coinvolgono in prima battuta i metalmeccanici della Fiom, ma anche i dipendenti pubblici e privati aderenti ai Cobas, quindi studenti, precari delle scuole e dell’università.
Si è svolto senza problematiche il corteo dei Cobas a Roma, partito stamane e giunto da piazza Venezia scortato da camion vestiti “a festa” con bandiere rosse sventolanti, dove si è svolto un comizio e un dibattito che ha bloccato il traffico per circa un’ora. Ad accogliere i cortei, come avviene solitamente, le forze dell’ordine e le camionette posizionate all’ingresso di via del Corso e verso la residenza del premier, palazzo Grazioli.
L’annuncio del corteo era passato, oltre che per i mezzi classici di comunicazione, anche per una intensa attività di volantinaggio per informare e raccogliere le adesioni degli studenti universitari. Nella giornata di ieri è stato infatti distribuito materiale informativo sulla protesta davanti l’Università La Sapienza di Roma.
Promossa da Sinistra Ecologia e Libertà, la distribuzione è stata definita come “una scelta non casuale”, collegando direttamente le motivazione della protesta mosse sia dai lavoratori precari sia dagli studenti universitari. “La logica che c’è dietro l’attacco ai diritti perpetrato da Marchionne è la stessa di quella che ha portato ai tagli alla cultura e al diritto allo studio messi in campo dalla riforma Gelmini. Un quadro che vuole un paese sempre meno pensante e sempre più piegato alle logiche del mercato e dei consumi”, hanno comunicato dalla segreteria.
Organizzazioni di studenti sono state rilevate anche nelle proteste di Bari, che hanno visto coinvolte circa 5.000 persone in corteo. Sebbene non si sia registrata un’alta percentuale di adesioni dal mondo dell’istruzione, alcuni momenti di lieve tensione hanno avuto luogo stamattina nella stazione di Colleferro, in provincia di Roma, dove gli studenti hanno bloccato i treni presidiando i binari.
Nel primo pomeriggio, al termine di 4 ore di attesa, gli studenti universitari e i rappresentanti della scuola sono infatti riusciti a ripartire, dopo che si erano visti negata la possibilità di raggiungere la protesta a Cassino. Adesso, con il pagamento di un biglietto in forma ridotta, potranno solo rientrare nella Capitale.