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Studenti europei in Scozia per aggirare il caro tasse

da | Gen 2011 | News | 0 commenti

I ministri del governo scozzese sostengono che migliaia di studenti da tutta Europa stanno approfittando del sistema universitario gratuito del loro Paese e vi si trasferiscono per evirare le rette in costante aumento negli Stati da cui provengono. Nell’ultimo decennio gli studenti provenienti dal resto dell’Ue iscritti negli atenei scozzesi sono quasi raddoppiati, fino a raggiungere i circa 16.000 di quest’anno.

Quest’anno accademico il fenomeno degli universitari “emigrati” da altri Paesi per risparmiare le tasse costa al governo scozzese 74 milioni di euro, contro i 20 milioni del 2000-2001. Per Mike Russell, ministro dell’Istruzione scozzese, quest’iscrizione di massa di studenti stranieri, in un periodo di tagli alla spesa, rappresenta un onere molto gravoso per il bilancio dello Stato.

Il ministro si è rivolto infatti al commissario europeo all’Istruzione, Androulla Vassiliou, per chiedergli di modificare le regole Ue sul finanziamento delle università, il cui costo è ormai aumentato di cinque volte negli ultimi dieci anni. Per fare un confronto, mentre in Scozia il numero di studenti europei iscritti gratuitamente è del 17 per cento sul totale, nelle università inglesi si attesta intorno al 6 per cento.

Recenti indagini hanno mostrato che la maggior parte degli studenti europei giunti in Scozia proviene dalla vicina Irlanda, dove le rette annuali arrivano a 7.474 euro (6.290 sterline). Poi ci sono studenti francesi e tedeschi, che evitano così di pagare mediamente un migliaio di euro l’anno. Il meccanismo è difficile da scardinare, perché l’istruzione offerta gratuitamente agli studenti scozzesi è estensibile a tutti i cittadini comunitari, ma il ministro Russel ha definito insostenibile la situazione attuale, pur rivendicando con orgoglio il carattere cosmopolita che da sempre l’università scozzese può vantare.

Le richieste del ministro all’Unione Europea sono una reazione alle pressioni dell’opposizione e dei presidi delle università scozzesi, che pressano perché si introducano tasse di laurea per aumentare le entrate degli atenei. Questi ultimi esprimono la preoccupazione che quando nel 2012 sarà entrata a regime la riforma delle tasse in Inghilterra, con rette fino a 9.000 euro, i loro istituti andranno ancor più in sofferenza per l’aumento dei costi dovuto al trasferimento di studenti inglesi.

Il governo scozzese ha ripetutamente respinto le richieste di nuove tasse a carico degli studenti e il primo ministro Alex Salmond farà di questa scelta uno dei temi centrali durante la campagna elettorale in vista per il rinnovo del Parlamento a maggio prossimo.

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