Partito democratico e Italia dei valori annunciano battaglia al Senato per ostacolare l’approvazione del ddl di riforma dell’università, che sbarcherà in aula lunedì 20 dicembre e giungerà al voto finale mercoledì 22. La conferenza dei capigruppo ha deciso a maggioranza il calendario dei lavori, poi confermato dal voto in Aula. Così, per protestare contro i tempi troppo stretti dettati dalle forze di governo con l’appoggio di finiani e centristi, Pd e Idv hanno deciso di fare ostruzionismo.
“Il provvedimento approvato alla Camera – spiegano i capigruppo dei due partiti – ha subito numerose modifiche rispetto al testo passato in prima lettura al Senato. Per questo avevamo bisogno di un esame più approfondito”. Di fronte alla chiusura della maggioranza i rappresentanti dei due gruppi di opposizione hanno presentato in commissione Istruzione a Palazzo Madama circa 500 emendamenti da esaminare, cosa impossibile entro la scadenza del 20.
Fabio Giambrone, capogruppo Idv in commissione, annuncia che in commissione saranno illustrati uno ad uno tutti gli emendamenti. “Un paese intero dice no a questa riforma e anche se è super blindata cercheremo di fermarla”. Stessa condotta la annuncia Mariapia Garavaglia: “Non c’è altro modo – spiega – per esprimere il nostro dissenso se non quello di illustrare tutto” e annuncia che a suo avviso si andrà in Aula senza il mandato del relatore. Dal canto suo, il sottosegretario Giuseppe Pizza, che per il governo segue i lavori della commissione Istruzione, annuncia che l’esecutivo “dirà no a tutti gli emendamenti” proposti dall’opposizione.
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