Come annunciato ieri dalle associazioni degli studenti e dei lavoratori, replica oggi la paralisi delle città italiane, con un picco soprattutto a Roma, dopo che il governo ha incassato la fiducia al Senato e fa il bis alla Camera con tre voti di scarto. Giunti da tutta Italia con un centinaio di pullman, gli studenti di tutte le regioni si mobilitano nella Capitale, dove sono in corso alcuni scontri nei cortei, e nelle piazze delle proprie città per manifestare contro la riforma, ma non solo.
“Abbiamo lanciato un appello perché la mobilitazione possa vedere la società civile, i lavoratori e le lavoratrici, il mondo della cultura e i cittadini in lotta assieme per una vera e propria giornata di liberazione”, ha fatto sapere la Rete della conoscenza. La protesta di oggi unisce infatti studenti, ricercatori, associazioni di lavoratori e personale amministrativo delle università nei cortei e nei sit-in contro il governo, ricordando, con sarcasmo in riferimento alle ultime osservazioni del primo ministro Berlusconi sui studenti in piazza, che “i bravi studenti protestano” attraverso slogan e striscioni.
Intanto giungono notizie di manifestazioni infuocate e sit-in non solo a Roma, in queste ore infatti anche Milano si tiene in prima fila per le dimostrazioni contro il voto di fiducia e la riforma dell’Università. La mattinata è infatti iniziata con una serie di blitz e un corteo partito in centro con la partecipazione di cinquemila tra studenti universitari e delle scuole superiori, lavoratori del mondo della scuola e dell’università, secondo i dati rilasciati dalla questura.
Durante il proseguimento del corteo gruppi di studenti si sono poi radunati in piazza Fontana a cui è seguito il lancio di uova ai poliziotti in tenuta antisommossa, un blitz tuttavia durato pochi minuti senza gravi ripercussioni. Iniziativa imitata da un centinaio di studenti che ha fatto irruzione nella sede della Borsa di Milano. Allo slogan e al grido di “finanziate il nostro futuro e restituiteci il denaro” alcuni collettivi hanno infatti collaborato per riuscire ad entrare nella sede di Palazzo Mezzanotte, ricoprendo poi la facciata principale di volantini e striscioni. Lo stabile è stato quindi chiuso dalle autorità su cui sono piovute alcune decine di uova, per poi essere riaperto a pochi minuti di distanza.
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