“Gentili studenti, vi raccomandiamo di non postare documenti o link riconducibili a Wikileaks, o commentarli attraverso i vari socialnetwork come ad esempio Twitter o Facebook”. Il messaggio è partita dall’Ufficio Placement della Columbia University – School of International and Public Affairs (Scuola di relazioni internazionali), che ha scritto agli studenti per non compromettere eventuali prospettive di lavoro dei giovani al Dipartimento di Stato.
La mail, diffusa ufficialmente a tutti gli studenti, è stata pubblicata in modo integrale dall’Huffington Post. Appare chiaro dalle prime parole che l’idea di uno “stop” alla condivisione e alla diffusione dei documenti rilasciati da Wikileaks in queste ultime settimane, che minacciano crisi diplomatiche tra i governi di tutto il mondo, provenga dal consiglio di un ex alunno della scuola, ora impiegato proprio al Dipartimento di Stato.
Commentare, diffondere, postare questi documenti precluderebbe infatti agli studenti, che in futuro vogliano concorrere per un posto di lavoro nell’amministrazione, l’eventuale eleggibilità. Tuttavia Philip J. Crowley, il portavoce ufficiale del Dipartimento, ha negato ogni coinvolgimento federale diretto nell’invio della comunicazione agli studenti, sottolineando: “Condanniamo cosa sta facendo Assange, ma non abbiamo dato consigli a nessuno sotto la diretta responsabilità del Dipartimento, o perlomeno non che io sappia”.
Molti studenti, in particolar modo quelli che non sono cittadini americani, si sono detti divertiti e molto sorpresi dal messaggio mandato dal Career Service. Concordano invece su un’affermazione gli studenti di ogni provenienza: “Una volta che una notizia è fuori, è fuori”. Senza troppe polemiche.
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