Mentre la Camera si accinge al approvare, non senza difficoltà, il disegno di legge di riforma dell’università e la mobilitazione studentesca si fa sentire in tutto il Paese, il presidente del consiglio minimizza e spiega ai giornalisti che “gli studenti veri sono a casa a studiare”. Silvio Berlusconi ha anche respinto le accuse rivolte al ministro dell’Istruzione di non aver cercato il confronto con le parti in causa definendo il ddl “una riforma che favorisce gli studenti” e introduce maggiore meritocrazia.
Se il presidente del consiglio ha parlato di centri sociali e fuori corso scesi in piazza a protestare, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha distinto tra gli estremisti che hanno bloccato la capitale e creato incidenti e la “stragrande maggioranza di studenti” che hanno manifestato pacificamente e desiderosi di migliorare l’università, anche se “con motivazioni non totalmente condivisibili”.
Intanto in Aula a Montecitorio il voto sugli emendamenti ha visto l’esecutivo andare sotto per la seconda volta nella giornata. Dopo il sì all’emendamento del deputato Fli Fabio Granata sugli assegni di ricerca, è stata la volta di una norma che elimina la “clausola di salvaguardia” in virtù della quale in caso di sforamento dei tetti di spesa da parte del ministero dell’Istruzione era previsto l’intervento di una sorta di “commissariamento” da parte del ministero dell’Economia.
Su questo emendamento, il penultimo al vaglio dell’Aula, all’articolo 25 del disegno di legge Gelmini (in realtà erano tre testi identici presentati da Fli, Api e Pd) la Camera si è espressa con 283 sì e 261 contrari. Sulla norma avevano espresso parere contrario sia il governo sia la commissione e ancora una volta è stato determinante il voto di Futuro e libertà con le opposizioni.
Nonostante i due ko inferti al governo Futuro e libertà ha manifestato, per bocca del deputato Benedetto Della Vedova, il suo appoggio al provvedimento per il voto finale. “Non è la legge peggiore approvata negli ultimi tempi – ha detto Della Vedova -. Certo, la copertura finanziaria è prevista nella Legge di stabilità ancora non approvata in via definitiva, ma Gelmini si è impegnata in tal senso”.
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