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Laurea in Scienze della comunicazione

da | Ott 2022 | Orientamento universitario | 1 commento

Perché prendere una laurea in Scienze della comunicazione? In un mondo sempre più interconnesso, in cui il ruolo dei media e dell’informazione è ogni giorno più cruciale, questo percorso di studi può aprire interessanti prospettive di carriera.

Chi sogna un futuro nel mondo del giornalismo, della pubblicità, dei media tradizionali (stampa, radio, TV) o di quelli digitali potrà acquisire attraverso questo itinerario formativo le conoscenze e le competenze necessarie. La laurea in Scienze della comunicazione è pensata, infatti, per formare i professionisti dell’informazione e dell’editoria e quelli della comunicazione istituzionale e aziendale.

Ma non solo. Per rispondere alle esigenze attuali, i percorsi di studio di questo indirizzo forniscono gli strumenti per avvicinarsi anche a nuove professioni, come quelle legate al web e ai social media.

Passione per la scrittura e i linguaggi audiovisivi, capacità d’analisi e creatività sono tra le caratteristiche necessarie per affrontare questi corsi di laurea. Una propensione per le discipline umanistiche, un’ottima conoscenza della lingua italiana e preferibilmente buone competenze di lingua inglese completano l’identikit dello studente ideale.

Laurea in Scienze della comunicazione: le tipologie di corsi

Con in tasca il diploma ci si può iscrivere ai corsi di laurea in Scienze della comunicazione di primo livello della classe triennale di Scienze della comunicazione (L-20). Le università che propongono percorsi di studio afferenti a questa classe sono numerose e sparse su tutto il territorio nazionale. Nella maggior parte dei casi l’accesso ai corsi è libero.

Chi desiderasse proseguire l’esperienza universitaria e conseguire anche una laurea in Scienze della comunicazione di secondo livello potrà scegliere tra tre opzioni:

  • Informazione e sistemi editoriali (LM-19);
  • Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità (LM-59);
  • Teorie della comunicazione (LM-92).

Le lauree della classe di Informazione e sistemi editoriali (LM-19) sono specificamente pensate per la formazione dei professionisti del giornalismo, dell’editoria e dell’informazione attraverso i media tradizionali e digitali.

I corsi della classe di Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità (LM-59) si concentrano prevalentemente sulla comunicazione istituzionale e aziendale e sul marketing.

Quelli della classe di Teorie della comunicazione (LM-92), invece, approfondiscono in maniera più dettagliata la struttura e il funzionamento dei vari media, con un’attenzione particolare per quelli digitali.

Anche per le lauree magistrali, salvo rare eccezioni, non è previsto alcun test d’ammissione.

Laurea in Scienze della comunicazione: cosa si studia

I piani didattici della laurea in Scienze della comunicazione si caratterizzano per una marcata interdisciplinarità.

Tra gli esami di base previsti nei corsi di primo e secondo livello ci sono quelli relativi a discipline semiotiche, linguistiche e informatiche quali:

  • Informatica;
  • Telecomunicazioni;
  • Sistemi di elaborazione delle informazioni;
  • Letteratura italiana contemporanea;
  • Linguistica italiana;
  • Glottologia e linguistica;
  • Lingua e traduzione ‐ lingua inglese;
  • Filosofia e teoria dei linguaggi.

Inoltre, le materie fondamentali includono discipline storiche ed economiche come Storia contemporanea ed Economia politica. Nonché insegnamenti di ambito sociologico e politologico quali: Scienza politica, Sociologia generale e Sociologia dei processi culturali e comunicativi.

Sempre nel ramo sociale si affronta lo studio di discipline che si concentrano su branche più settoriali della sociologia come quella dei processi economici e del lavoro, quella dell’ambiente e del territorio, quella dei fenomeni politici o quella giuridica.

I percorsi abbracciano anche discipline giuridiche tra cui Diritto privato, Diritto commerciale, Istituzioni di diritto pubblico, Diritto amministrativo e Diritto dell’Unione europea.

La didattica non trascura le materie economiche e statistiche, comprendendo esami come:

  • Politica economica;
  • Scienza delle finanze;
  • Economia applicata;
  • Economia aziendale;
  • Finanza aziendale;
  • Organizzazione aziendale;
  • Economia e gestione delle imprese;
  • Statistica;
  • Statistica economica;
  • Demografia;
  • Statistica sociale.

I piani di studio sono pensati per fornire conoscenze e competenze anche in merito a materie di ambito filosofico, psicologico e pedagogico, tra cui:

  • Estetica;
  • Psicologia sociale;
  • Psicologia del lavoro e delle organizzazioni;
  • Pedagogia generale;
  • Pedagogia sperimentale.

La formazione degli studenti si completa con un periodo di tirocinio formativo per favorire l’avvicinamento al mondo del lavoro.

scienze della comunicazione

Gli sbocchi professionali

Le prospettive professionali per chi ha conseguito una laurea in Scienze della comunicazione variano a seconda del livello del titolo di studi ottenuto e della classe di laurea.

Per i laureati triennali gli sbocchi lavorativi riguardano attività professionali nell’ambito di organizzazioni pubbliche e private, sia a livello nazionale che internazionale. In questi contesti potranno inserirsi in qualità di addetti alla comunicazione e alle relazioni con il pubblico oppure di esperti della multimedialità. Inoltre, potranno trovare impiego in aziende del settore editoriale o essere assunti da agenzie pubblicitarie.

Prospettive occupazionali delle lauree magistrali

Le carriere nell’editoria e nella pubblicità sono aperte anche ai laureati di secondo livello.

Sono soprattutto i laureati della classe magistrale LM-19 ad avere come sbocco naturale il mondo del giornalismo e dell’informazione. Essi potranno inserirsi all’interno di agenzie di pubbliche relazioni, uffici stampa, agenzie di stampa, redazioni di quotidiani o periodici su carta stampata o online, reti televisive, radio, società e gruppi editoriali multimediali.

Con la laurea in Scienze della comunicazione della classe magistrale LM-59, invece, si può trovare lavoro presso aziende pubbliche e private con funzioni di elevata responsabilità nell’ambito della gestione della comunicazione sia interna che esterna.

In particolare, si possono svolgere mansioni legate alla valorizzazione delle risorse umane e all’organizzazione e alla gestione delle relazioni con il pubblico. I laureati potranno altresì occuparsi della progettazione e della realizzazione di piani di comunicazione integrata nell’ambito di enti pubblici e organizzazioni no profit.

Chi ha conseguito una laurea magistrale della classe LM-92, invece, può accedere a carriere relative all’analisi, all’ideazione e alla realizzazione di sistemi comunicativi integrati, con un particolare riferimento ai nuovi media e alle nuove tecnologie.

Grazie alle loro competenze proprio nell’uso e nella gestione delle nuove tecnologie, i laureati possono occuparsi anche di comunicazione e diffusione della conoscenza e di promozione e gestione dell’innovazione informativa e comunicativa, operando all’interno di enti pubblici e imprese.

Clicca qui per scoprire quali sono le università italiane che offrono il corso di laurea in Scienze della comunicazione

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aldo gesme
aldo gesme
9 anni fa

Salve sono in possesso di diploma di qualifica professionale (4° anno) conseguito nel 1991 e sono un lavoratore autonomo ho 43 anni e per passione negli anni attraverso la frequenza a corsi vari ho maturato competenze nel campo della comunicazione di impresa, marketing, pnl, sviluppo personale ecc., sono autore e organizzatore di corsi e seminari in questi campi e la mia idea è quella di qualificarmi ulteriormente attraverso un percorso accademico di questo tipo.
La mia domanda è potrei accedere a questo percorso universitario anche se non ho conseguito la maturità? Nel consultare alcune università on-line mi è stato detto che non era necessario aver conseguito la maturità per poter accedere. Potete darmi indicazioni più precise in merito? Grazie.