Studiare in una città diversa da quella natale sta diventando un’esperienza destinata a pochissimi. Le famose città universitarie come Milano, Roma, Torino, Venezia, Bologna, Salerno, etc., stanno subendo rincari per ciò che concerne gli affitti. Senza troppa distinzione tra nord e sud, i prezzi degli affitti sono lievitati e a pagarne le conseguenze sono gli studenti.
Da ciò che emerge dallo studio realizzato da Century 21 Italia emerge uno scenario in cui nell’anno in corso gli affitti sono lievitati fino al 29% rispetto all’anno precedente.
Vediamolo nel dettaglio.
Lo studio di Century 21 Italia
Lo studio prende in considerazione i prezzi di affitto, dal 2022 a oggi, di 24 italiane riconosciute come principali poli universitari: Roma, Milano, Torino, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Chieti, Ferrara, Firenze, Genova, L’Aquila, Messina, Napoli, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Pisa, Salerno, Siena, Trieste, Venezia e Verona.
Di due città in particolare – Milano e Roma – è stata fatta un’ulteriore analisi relativa ai quartieri sedi delle università.
Roma
Per quanto riguarda Roma, i prezzi degli affitti della zona Bologna-Policlinico, quartiere che attrae gli studenti dell’università La Sapienza, segnano un +22% con un prezzo che passa dai 15,55 euro al metro quadro di gennaio 2022 agli attuali 19 euro/mq registrati a settembre di quest’anno. Anche la zona San Paolo, quartiere punto di riferimento per l’Università di RomaTre, dove i prezzi degli affitti crescono del 29% dal 2022 a oggi: dai 13 euro al metro quadro di due anni fa si arriva agli attuali 17.
Milano
Il capoluogo lombardo, già noto come la città più cara per gli studenti, registra un +27% del quartiere Bovisa e del quartiere Dergano, con prezzi al metro quadro che vanno dai 15 euro del 2022 ai quasi 19 euro di oggi. Simile i quartieri milanesi di Affori, Bovisasca, Comasina e Bruzzano che segnano un +27%, oggi il prezzo al metro quadro di quelle zone sfiora i 20 euro. Più 26% per Bicocca, Niguarda, Testi, Parco Nord dove i prezzi al metro quadro sono passati dai quasi 15 euro del 2022 ai 18,78 di oggi. Per Corsica, Città Studi, Piola, Casoretto, gli aumenti si attestano, invece, sul 23%. Da segnalare il caso Bocconi dove gli affitti in percentuale crescono meno della media registrata dalla città di Milano, poco più del 20% contro il 21% ma con prezzi in valore assoluto comunque più alti, 24 contro 23 euro al metro quadro.
Il picco di ricerca dell’affitto
Lo studio ha evidenziato anche come il mercato delle locazioni in tutte le città presenti un picco di domanda nei mesi di settembre e ottobre, proprio in concomitanza dell’inizio dell’anno accademico, in cui si arriva ad avere fino a oltre quattro volte le richieste registrate nel mese di minor attività che risulta, invece, essere febbraio.
Anche nel resto d’Italia i rincari non variano di molto:
- Firenze: tocca il +44% con un prezzo al metro quadro di oltre 22 euro, secondo solo a Milano dove in media si sfiorano i 23 euro.
- Messina: con un aumento del +43% e un relativo prezzo al metro quadro di quasi 9 euro, nel 2022 la città superava di poco i 6 euro per metro quadro.
- Pisa: con +45% e prezzo al metro quadro di poco superiore ai 14 euro.
- Perugia +4,3%,.
- Parma +5,6%.
- Ferrara +5,1%.