Meta, il gigante tecnologico di Mark Zuckerberg, sta investendo massicciamente nel VR con l’obiettivo di portare questa tecnologia nella quotidianità di tutti. Il nuovo progetto Meta for Education, prevede la costruzione di Metaversity, cloni virtuali delle più grandi università europee. Questo progetto offrirà delle grandi opportunità agli studenti per partecipare alle lezioni e vivere un’esperienza di apprendimento unica, immersiva ed innovativa.
Cosa sono le Metaversity e quali vantaggi porterà?
Le Metaversity sono repliche digitali di campus universitari, accessibili tramite i visori VR. Gli studenti potranno camminare tra gli edifici, nei corridoi ed interagire con altri alunni, professori e partecipare alle lezioni come fossero nella vita reale.
L’utilizzo di questa tecnologia applicata all’istruzione porterà numerosi vantaggi nella didattica, tra i quali:
- Esperienze immersive. Gli studenti avranno modo di partecipare a lezioni innovative ed immersive che non potrebbero mai essere condotte nella vita reale. Pensate allo studio delle antiche civiltà e culture, come per esempio esplorare l’antica Roma oppure condurre studi anatomici su corpi virtualmente riprodotti.
- Apprendimento interattivo. La tecnologia VR stimola l’apprendimento attivo ed il coinvolgimento degli studenti, che potranno toccare ed utilizzare oggetti virtuali e sperimentare nuove pratiche in prima persona.
- Accessibilità. Grazie alle Metaversity sarà possibile partecipare alle lezioni anche da località differenti rispetto alla sede dell’ateneo, consentendo di accedere alla didattica da ogni parte del mondo.
- Personalizzazione. Tramite realtà virtuale sarà possibile creare percorsi personalizzati di apprendimento, che saranno adattati ad ogni esigenza dei singoli.
Le prime Università d’Europa a partecipare al progetto Meta for Education
Meta ha già avviato più collaborazioni con diversi atenei in Europa per la creazione di Metaversity. Le prime strutture ricreate nel mondo virtuale di Zuckerberg sono:
- L’Università di Leeds, che utilizza già gli apparecchi VR per le lezioni di teatro, offrendo agli alunni la possibilità di prendere parte a degli spettacoli nella realtà virtuale.
- L’Università dei Paesi Bassi, che prevede il passaggio alla didattica a distanza tramite VR già da tempo, andando ad implementare i corsi di anatomia e fisioterapia dal prossimo anno.
- L’Università di Hannover, che si è resa subito disponibile alla collaborazione ed integrare le lezioni VR nella propria offerta formativa.
I grandi passi avanti di Meta verso l’istruzione
Nel progetto affiliato a Metaversity, Meta for Education, Zuckemberg è già in collaborazione con alcune delle più grandi università Europee, come l’Imperial College di Londra, l’Università di Glasgow e l’Università di Leeds. Tramite il progetto, questi atenei avranno accesso anticipato ad app e strumenti VR per “testare” le tecnologie, sperimentando in aula con docenti e studenti e con il compito di presentare dei feedback riguardo l’utilizzo ed eventuali perfezionamenti.
Tuttavia, vi sono delle sfide da affrontare che riguardano la diffusione degli strumenti adeguati per seguire questo genere di didattica, come:
- L’investimento nei visori VR, che attualmente hanno un costo elevato.
- La formazione dei docenti per l’utilizzo dei VR in modo efficace.
- Garantire l’accessibilità a tutti gli studenti, indipendentemente dalla situazione economica o disabilità.
Nonostante queste problematiche, che sicuramente saranno risolte, è da riconoscere che la realtà virtuale potrebbe rivoluzionare il mondo dell’istruzione, consentendo agli studenti di apprendere in un modo più coinvolgente e interattivo. Le Metaversity rappresentano un grande passo in avanti per il futuro della didattica a distanza, aprendo le porte ad un’istruzione più immersiva ed accessibile a tutti.
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