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Sciopero, scuole e università in piazza venerdì 15 novembre

da | Nov 2024 | News | 0 commenti

Domani, venerdì 15 novembre, in tutto il territorio nazionale è previsto uno sciopero per le scuole e università indetto dall’Anief, il sindacato italiano che rappresenta il personale scolastico. Così docenti, personale ATA e studenti si ritroveranno in piazza a protestare contro le criticità che il sistema scolastico presenta. Per questo motivo, il servizio didattico non è assicurato in tutte le strutture italiane.

Quali sono i motivi dello sciopero?

Lo sciopero delle scuole e università ha come tema principale l’instabilità lavorativa nel settore scolastico, caratterizzato soprattutto dall’aumento dei contratti a tempo determinato invece di ampliare le assunzioni a contratto indeterminato. Secondo l’Anief, questo potrebbe compromettere la qualità dell’insegnamento e la continuità della didattica, danneggiando inevitabilmente studenti e docenti stessi.

Inoltre, il presidente dell’Anief Marcello Pacifico, ritiene che uno dei principali problemi sia anche l’innalzamento dell’età media del personale scolastico ed amministrativo, che continua a crescere costantemente, superando il 50% dei dipendenti. Questo problema, unito al fatto che gli anni di formazione universitaria non vengono conteggiati ai fini pensionistici, potrebbe contribuire all’accrescimento del fenomeno di burnout tra i docenti.

Ma i problemi non finiscono qui, le università e scuole pubbliche del nostro paese stanno passando un periodo di crisi, che da anni soffrono per la mancanza di risorse. I continui tagli hanno portato quindi a una riduzione del personale ATA, deterioramento di strutture e diminuzione dell’offerta formativa.

Le richieste dei manifestanti

Per affrontare questi problemi, studenti, personale ATA e docenti hanno deciso di scendere in piazza e manifestare per i propri diritti.

Le richieste saranno:

  • Aumentare le assunzioni a tempo indeterminato, contrastando così il fenomeno del precariato e stabilizzare i docenti per investire in un sistema didattico continuo.
  • Introdurre delle nuove leggi riguardo l’età pensionabile, considerando gli anni di formazione come da includere agli anni di servizio.
  • Aumentare i fondi di investimento nelle scuole e nelle università pubbliche al fine di migliorare le strutture ed aumentare il personale docente e ATA.
  • Promuovere una didattica innovativa basata sullo sviluppo di pensiero critico, sulla creatività e sulla partecipazione attiva degli studenti.

Un appello al cambiamento

Lo sciopero delle scuole e università di domani rappresenta un momento importante per il futuro del nostro sistema scolastico. Le richieste dei manifestanti portano all’attenzione la risoluzione di alcune criticità che didattica e strutture didattiche presentano.

Alla luce dei fatti, è fondamentale investire di più nelle strutture, nel personale ATA e nel corpo docenti, garantendo una qualità delle lezioni opportuna. Solo in questo modo sarà possibile costruire un sistema scolastico equo, inclusivo e capace di formare cittadini consapevoli e responsabili.

E tu cosa ne pensi?

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Lo sciopero di scuole e università ha come tema principale l’instabilità lavorativa nel settore scolastico.
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