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Aprire un’azienda: come iniziare

da | Lug 2022 | Non solo laurea | 0 commenti

Spesso, l’università non è l’unica opzione possibile dopo il diploma. A volte, in realtà, neanche quella giusta. Soprattutto se si hanno delle idee originali che, una volta realizzate, possono fruttare molto. 

Aprire un’azienda partendo da zero può essere un grande rischio, ma può anche portare grandi soddisfazioni e molto guadagno. Tuttavia, molto spesso i ragazzi rinunciano a inseguire un sogno che vedono così grande per un motivo o per un altro. 

In questo articolo cercheremo proprio di darvi alcuni consigli pratici per aiutarvi a non rinunciare alla creazione del vostro impero. 

Step 1: rifletti sull’idea

Puoi anche non crederci, ma la cosa fondamentale per aprire un’azienda non sono i soldi, ma l’idea

L’idea deve essere chiara, ma allo stesso tempo flessibile: parti da un’idea di base, da un prodotto o un servizio da vendere al tuo cliente, ma lascia sempre la porta aperta a nuovi spunti e intuizione. Qualsiasi cosa, infatti, può contribuire a produrre valore aggiunto per il cliente e a far sì che il tuo prodotto si differenzi da quello del competitor.

La tua idea dovrebbe quindi essere

  • utile: dovrebbe soddisfare un’esigenza o un bisogno delle persone o, quantomeno, dovrebbe rendere la vita più semplice al cliente;
  • originale: prendi pure spunto dal business dei concorrenti se necessario, ma cerca sempre di distinguere il tuo prodotto dal loro. Cerca sempre di distinguerti dalle altre aziende e fai in modo che il cliente preferisca te al tuo competitor;
  • realizzabile: la tua idea deve essere possibile in termini di realizzazione. 

 

Step 2: realizza un business plan

Dopo aver pensato a fondo alla tua idea, dopo averla analizzata e modificata probabilmente mille volte prima di avere un risultato definitivo, è ora di cominciare a redigere un business plan

Il business plan è un documento che descrive il proprio progetto imprenditoriale e che ha il compito di spiegare come un’idea di business si trasformerà in un progetto reale. 

Il piano industriale si divide in due parti fondamentali:

  • una descrittiva che comprenderà
    • un executive summary: un breve riassunto che contiene tutti i punti chiave del documento, che spieghi nel dettaglio il prodotto o servizio che si offrirà, la storia dell’azienda e il settore in cui opererà, gli obiettivi da raggiungere;
    • che forma giuridica scegliere per la propria azienda (se una società di persone o di capitali). La scelta del tipo di azienda è soggettiva e dipende anche da che tipo di azienda si vuole creare, da quante persone si vuole comprendere nella struttura aziendale o da quanto capitale iniziale si ha a disposizione; 
    • l’analisi di mercato in cui si descrivono i trend del momento, si riflette sulle normative vigenti che regolano il mercato stesso, si individuano e si analizzano i concorrenti e i potenziali clienti; 
    • il piano di marketing: in questa sezione si spiegheranno tutte le strategie relative al prezzo di vendita, alla modalità di promozione del prodotto e alla sua distribuzione; 
    • l’organigramma, che renderà chiaro il ruolo di ogni singolo soggetto che farà parte del team manageriale. 

  • una numerica che comprenderà
    • conto economico: riassume tutti gli ipotetici costi e ricavi che l’azienda avrà per un periodo di almeno 3 anni. Grazie ad esso si potrà avere una visione più ampia (non sicura al 100%, trattandosi solo di una previsione) della somma che potrà guadagnare l’azienda ogni anno;
    • stato patrimoniale in cui si prevede la provenienza dei capitali e il loro impiego. 

 

Step 3: soddisfa i doveri burocratici

A seconda della forma giuridica scelta per la tua azienda, dovrai soddisfare determinati requisiti. Quelli più comuni sono

  • apertura di una partita iva presso l’Agenzia delle Entrate; 
  • registrazione al registro delle Imprese e alla Camera del Commercio; 
  • aprire delle posizioni all’INPS e all’INAIL;
  • far redigere lo statuto e l’atto costitutivo da un notaio

 

Step 4: trova il denaro necessario

Molto spesso, il vero motivo per il quale la strada dell’apertura di un’azienda non viene intrapresa è la mancanza di capitali da investire. Non tutti, infatti, hanno a disposizione decine di migliaia di euro per mettere in piedi un’azienda da zero. Tuttavia, oggi ci sono molti modi per reperire soldi da destinare alla tua nuova azienda. 

Si può, infatti, richiedere un finanziamento per esempio. I finanziamenti possono essere richiesti 

  • alle banche: ogni banca può concedere diversi tipi di prestiti. Alcune strutture possono supportare anche dei progetti che cercano proprio di aiutare i giovani nella realizzazione dei propri sogni;
  • agli investitori: potresti rivolgerti a delle persone che sai che potrebbero aiutarti in termini economici. Presenta loro la tua idea e il tuo business plan e fai in modo che lui capisca che può trarre beneficio dai risultati positivi della tua futura azienda; 
  • ai venture capitalist o ai business angel: questi sono delle imprese o delle persone con un capitale elevato che hanno interesse nel collaborare con i nuovi business. Essi, infatti, tendono a finanziare iniziative economiche ad alto rischio in cambio di una partnership. 

Ci sono anche una serie di modalità e servizi che possono facilitare e implementare le nuove attività imprenditoriali. 

I supporti a favore delle nuove imprese possono essere:

  • servizi finanziari: offrono sostegno in termini economici alle nuove imprese o ai giovani imprenditori. Essi possono essere diversi, ma per fare un esempio possiamo citare i contributi a fondo perduto, che sono dei contribuiti monetari che non devono essere restituiti
  • servizi reali: offrono una maggiore conoscenza del mercato di riferimento per cercare informazioni necessarie per potere implementare determinate strategie. Essi possono essere dei servizi fisici (che prevedono la messa a disposizione di terreni o edifici, per esempio); servizi consulenziali, di mediazione o informativi. 

Inoltre, sono previste delle agevolazioni per la creazione delle imprese giovanili. Esse comprendono diversi tipi di interventi mirati ai settori della produzione di beni e servizi, delle cooperative sociali, del lavoro autonomo e del franchising. 

Per accedere alle agevolazioni bisogna presentare un’apposita domanda alla struttura che prevede l’agevolazione, con allegato il business plan. Esso avrà il compito di descrivere la validità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa. Il progetto e la domanda sarà valutato da chi di dovere per determinare la sua accettazione. 

 

Ora hai un’idea molto generica degli step da fare per avviare la tua azienda. Chiaramente, questi sono tutti input che bisogna approfondire. 

Sappiamo bene che non è facile come sembra, ma con determinazione e un po’ di fortuna tutto è possibile. 

Hai già un’idea infallibile? 

 

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