rettore bologna allarme tagli 2011
Il
rettore dell’Università di
Bologna, Ivano Dionigi, lancia l’allarme sui
tagli previsti per il
2011 al Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università italiane. Se non vengono recuperati in qualche modo questi tagli, spiega Dionigi, il
75 per cento degli atenei rischia di non pagare gli stipendi al personale. Un anno difficile quello che si prospetta per il sistema universitario nazionale, quando alla protesta dei ricercatori che sempre più numerosi tolgono la disponibilità per corsi e lezioni, si aggiungono i pesanti tagli a mettere in ginocchio gli atenei.
Una prima stima la dà proprio l’Alma Mater che nell’ultima riunione congiunta di CdA e Senato Accademico ha reso noto che per il 2011 la contrazione per i finanziamenti agli atenei sarà di
1,1 miliardi di euro a livello nazionale. Si tratterà di
60 milioni di euro in meno per l’Università di Bologna. L’ateneo, intanto, ha già messo le mani avanti anticipando che se il taglio non viene recuperato in qualche modo sarà impossibile garantire gli stessi
livelli di qualità di didattica, ricerca e servizi agli studenti. Per continuare a garantire quei livelli, spiega in una nota l’ateneo, è necessario il reintegro dei tagli.
Intanto il rettore Dionigi lancia l’
allarme su quella che è un’emergenza a livello nazionale, e chiude una settimana di confronti sulla riforma e sulla protesta. Con lo
slittamento della discussione sul ddl in Aula, certo, c’è la possibilità che vengano accolte alcune tra le proposte elaborate da atenei e ricercatori, ma se questi emendamenti non saranno presi in considerazione e i tagli non saranno reintegrati resta incerto il futuro della ricerca pubblica e dell’intero sistema universitario.