Pisa lettera ricercatori candidati rettore
All’università di
Pisa, accanto alla campagna per l’elezione del nuovo rettore, arrivano notizie di nuove ondate di
mobilitazioni, e un piccolo gruppo di
ricercatori, sull’onda della visibilità dell’ateneo in questi giorni, indirizza una
lettera di
denuncia e di protesta proprio ai
candidati alla carica di rettore, per chiedere importanti riflessioni e soluzioni per il futuro.
Nell’attesa, infatti, del primo appuntamento per il prossimo 21 settembre – su proposta della Facoltà di Scienze Politiche – per discutere delle condizioni poste dalla riforma,
7 ricercatori dell’ateneo si rivolgono con una lettera aperta ai quattro candidati, per far conoscere la loro indignazione sul futuro designato dalla riforma per i ricercatori ma anche per denunciare la scorretta amministrazione.
“Tra i candidati – denunciano i giovani ricercatori – c’è chi, come il professor Lucacchini, prorettore uscente al personale, parla dei massicci
pensionamenti futuri (nei prossimi sei anni saranno quattrocento!) ricorrendo alle progressioni di carriera dei ricercatori strutturati e ad un’ulteriore
riduzione dei corsi, apprezziamo la franchezza di Lucacchini, ma le sue parole sono gravissime”.
La lettera prosegue infatti chiedendosi, senza un reclutamento di nuove risorse, quale sarà l’esito dei progetti di ricerca in corso, e che fine potranno fare i servizi primari che vengono forniti agli studenti, definendo la “ricetta ipotizzata” una soluzione fortemente
critica “se davvero si intende valorizzare l”eccellenza’ dell’Università di Pisa e fare sì che si confermi tra i principali atenei italiani”.