Se non viene approvato il bilancio preventivo del primo ateneo romano
La Sapienza, il Rettore è pronto a fare le valige e aprire le porte al
commissariamento. Questa la dichiarazione di Luigi
Frati sui tagli all’università pubblica
in occasione di un incontro istituzionale tenutosi a livello regionale con gli altri rettori delle università del Lazio, alla presenza del Presidente, Renata Polverini, che ha messo all’ordine del giorno la creazione di un sistema per far dialogare le università pubbliche e private del Lazio con quello delle imprese.
Per tentare di arrivare al famoso 8% di riduzione stabilito dalla finanziaria triennale delle spese dell’ateneo, fino ad oggi il rettore ha dichiarato di aver
tagliato risorse importanti, dimezzato i dipartimenti, la sua stessa macchina e altre spese di rappresentanza, annunciando che si vedrà inoltre costretto a forti tagli nelle facoltà.
“Se questo non cambierà nella manovra finanziaria 2011, sono pronto al
commissariamento“, ha avvisato Frati che si dice intransigente sui tagli alla ricerca. Dopo le note dichiarazioni del rettore sui
ricercatori fannulloni dell’ateneo, sottolinea infatti: “io non azzero la ricerca scientifica, non azzero i dottorati, purtroppo non posso implementare nulla ma nemmeno voglio diminuire ulteriormente”.
Oltre all’annuncio perentorio il Rettore congiuntamente con il Presidente della Regione Polverini che si è detta molto soddisfatta dell’incontro a cui ne seguiranno a breve altri, hanno stabilito di “unire le forze” per poter lavorare nella direzione di un dialogo forte con il mondo dell’
impresa sul territorio, per poter creare delle eccellenze in quei settori come la bio-tech in cui la ricerca universitaria vanta notevoli successi.