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A Torino il G8 University Summit 2009

da | Apr 2009 | News | 5 commenti

Il G8 arriva anche all’Università. Il G8 University Summit, promosso dal Politecnico di Torino e dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, si svolgerà dal 17 al 19 maggio 2009 a Torino.

A prendere parte all’G8 University Summit saranno i rettori delle università dei paesi del G8. L’ultimo appuntamento che si è tenuto l’anno scorso è stato in Giappone a Sapporo.

Durante il Summit gli esponenti del mondo universitario mondiale, avranno la possibilità di discutere sul ruolo e il contributo dell’università nello sviluppo e sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale.

Interessante poi è che anche gli studenti, avranno la possibilità di partecipare direttamente alla discussione sullo sviluppo sostenibile al G8 University Students’ Summit, dedicato appunto esclusivamente agli studenti dei paesi del G8, l’8 e 9 maggio 2009 a Palermo.

All’incontro gli studenti si confronteranno anche sulla cultura della legalità per la promozione della pace, e il ruolo che questi temi hanno nella formazione dei cittadini del futuro.

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davide
davide
15 anni fa

credo che non si possano lasciare le decisioni in mano a persone che vanno contro l’università e l’istruzione pubblica, anzi, bisognerebbe fermare questi signori. L’università deve essere in primis degli studenti, che pagano le tasse per il loro futuro, e invece vengono trattati come l’ultima ruota del carro. E’ una vergogna.

Francesco
Francesco
15 anni fa

Mi sembra un’ iniziativa che si attendeva da tempo. Finalmente un luogo non poitico ma culturale in cui discutere con altre università di tematiche mlto importanti come ‘ ambiente e le energie alternative.
Peccato ch sulle energie alternative l’ università oltre alla ricerca on può proporre in sede politica. Spero solo nel buon senso dei governatori, deputati e senatori, in un loro interessamento direttissimo alla qestione. Anzi, non so chi leggerà questa opinione, tuttavia mi sembra più importante far partecipare le parti politiche rispeto agli studenti.
Infatti gli studenti sono solo i destinatari passivi delle ricerche scientifiche ale quali in sede d’ esame dovranno avere competenze acqisite.
Quindi si deduce facilmente che una partecipazione delle classi politiche al dibattito interno al g8 university ed in special modo di deputati e senatori possa portare a frutti reali all’ nterno della nostra società globale

Francesco
Francesco
15 anni fa

Insisto sulla partecipazione anche di deputati e senatori che dovrebbero essere direttamente integrati nel g8 perchè gli si faccia capire che si dovrebbe tendere alla denuclearizzazione , e procedere con impianti a rinnovabile: geotermica, rifiutelettrica, bioelettrica,solare, eolica.

Diana
Diana
15 anni fa

la laurea delle università russe non viene riconosciuta nei paesi di CE, come mai loro partecipano ad un evento così importante?? ci sarà un perché non riconoscono il titolo di studio russo, o sbaglio?

davide
davide
15 anni fa

Concordo sulle energie alternative ed ambiente, ma credo che la classe politica italiana non sia molto vicina a questi temi; inoltre la ricerca in italia, a causa di decisioni politiche perderà molti fondi. Come la mandiamo avanti la ricerca senza soldi? Gli studenti sono i destinatari di un servizio, vero, ma questo servizio deve essere assicurato liberamente a tutti e della migliore qualità. In Italia questo non avviene. La classe politica attuale non dimostra di essere vicina ai temi dell’istruzione, anzi reprime degli studenti e il loro diritto a manifestare il loro dissenzo verso decisioni prese, che condannano l’università a divenire un luogo per pochi privilegiati, favoreggiando gli istituti privati, rendendo l’istruzuione pubblica sempre più lacunosa e deficitaria. Non credo che saranno disposti deputati e senatori del governo a riflettere sui temi dell’energia alternativa; non vedo loro interessati a tematiche ambientali, in quanto hanno profitti di appalti nell’impianti nucleari. Non intenderei la nostra classe politica come persone che vogliono il bene del proprio Paese. In Italia la classe politica (ambedue gli schieramenti) fa i propri interessi, l’elettorato e il popolo, servono solo a fini dimostrativi, siamo telespettatori, siamo audience, siamo quelli che gli permettono di stare lì.