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Laurea in Architettura

da | Nov 2010 | Orientamento universitario | 2 commenti

La laurea in Architettura è il percorso ideale per chi da bambino giocava con le costruzioni ed è cresciuto sognando di diventare il nuovo Renzo Piano o la nuova Zaha Hadid. Ma non solo. Questo indirizzo di studi, infatti, non fornisce competenze solo per realizzare progetti su larga scala, essendo finalizzato anche alla formazione di architetti d’interni.

Architettura è il corso adatto a chi ha un talento per il disegno tecnico. Altre caratteristiche dello studente-tipo sono una buona familiarità con la matematica e gli strumenti informatici. Ma allo stesso tempo sono essenziali l’amore per l’arte e un’anima fortemente creativa. Anzi, perfino visionaria.

La laurea in Architettura si caratterizza per la sinergia tra una tipologia di didattica più tradizionale e una eminentemente pratica. L’alternarsi di lezioni frontali e laboratori di progettazione è costante. Ciò consente agli studenti di mettere regolarmente alla prova tutte le competenze acquisite mediante i vari insegnamenti.

Questa laurea fa parte del gruppo di quelle che prevedono il numero programmato a livello nazionale. Di conseguenza per potersi immatricolare è necessario superare il test d’ammissione che si svolge ogni anno in un’unica data ed è uguale in tutte le sedi.

Laurea in Architettura: le tipologie di corsi

In Italia per conseguire la laurea in Architettura è possibile scegliere tra due diverse tipologie di percorsi di studio:

  • 3+2, vale a dire laurea triennale più laurea magistrale;
  • Ciclo unico, ossia laure magistrale quinquennale.

Nel primo caso, dopo il diploma ci si potrà iscrivere a uno dei corsi triennali di Architettura che afferiscono alla classe di laurea in Scienze dell’Architettura (L-17).

Una volta terminato il percorso di primo livello, sarà possibile completare la formazione iscrivendosi a un corso di laurea magistrale di durata biennale della classe di Architettura e Ingegneria edile-Architettura (LM-4).

Nella seconda opzione, invece, una volta conseguito il diploma si dovrà scegliere uno dei corsi di laurea in Architettura e Ingegneria edile-Architettura della classe LM-4 C.U., che è a ciclo unico.

I percorsi di studio della classe di Scienze dell’Architettura (L-17) e quelli della classe di Architettura e Ingegneria edile-Architettura (LM-4 C.U.) prevedono il numero chiuso con programmazione degli accessi a livello nazionale.

Per potersi immatricolare a uno di questi corsi, pertanto, gli aspiranti dovranno superare il test d’ammissione e classificarsi in posizione utile nella graduatoria nazionale.

Quelli magistrali della classe di Architettura e Ingegneria edile-Architettura (LM-4) di durata biennale, invece, nella maggior parte dei casi prevedono l’accesso programmato a livello locale.

Laurea in Architettura: cosa si studia

I piani didattici dei corsi di laurea in Architettura prevedono lo studio di una serie di materie del ramo scientifico. In particolare, sono fondamentali gli esami dell’area di matematica (specialmente Geometria e Analisi) e fisica.

Insieme a Informatica, Disegno, Storia dell’architettura, Topografia e cartografia, tali materie rappresentano le discipline di base sia per i corsi triennali della classe L-17 che per quelli della classe LM-4 magistrale a ciclo unico.

Poiché forniscono le conoscenze fondamentali per affrontare il percorso di studi, si tratta di esami propedeutici. Ciò significa che è necessario superarli prima di poter sostenere quelli delle altre materie.

Una volta acquisite le competenze di base necessarie, gli studenti dei corsi di laurea in Architettura di primo e secondo livello possono affrontare le discipline caratterizzanti il percorso di studi. In particolare quelle relative a:

  • Progettazione architettonica e urbana;
  • Teorie e tecniche per il restauro architettonico;
  • Analisi e progettazione strutturale per l’architettura;
  • Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale.

I piani didattici prevedono, inoltre, lo studio di discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia, ad esempio Estimo. Uno spazio significativo è riservato anche alle discipline economiche, sociali e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica.

Alle lezioni frontali si alternano laboratori di progettazione e visite a cantieri, che rappresentano la parte pratica della formazione degli studenti. Ciò consente loro di testare sul campo le proprie conoscenze e di acquisire familiarità con gli strumenti informatici di progettazione, modellazione e rendering.

Gli studenti sono tenuti anche a effettuare un periodo di tirocinio formativo per avvicinarsi al mondo del lavoro.

Architettura

Gli sbocchi professionali

La laurea in Architettura consente di trovare impiego presso studi di progettazione, enti pubblici, società di ingegneria e di architettura e imprese di costruzione. A seconda del tipo di laurea conseguita (triennale o magistrale), varieranno le mansioni che potranno essere ricoperte e il grado di responsabilità.

Per quanto concerne la libera professione, i laureati triennali, previo superamento dell’esame di Stato, possono iscriversi alla sezione B dell’albo dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. A loro spetterà la qualifica di Architetto Junior.

I laureati magistrali che abbiano completato il percorso a ciclo unico o quello biennale, invece, hanno una doppia opportunità. Potranno, infatti, sostenere l’esame di Stato e iscriversi alla sezione A dell’albo dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori oppure alla sezione A di quello dell’Ordine degli Ingegneri settore Civile e ambientale.

Con la laurea di secondo livello, se si è in possesso dei CFU richiesti, si può anche lavorare come insegnante nelle scuole medie e superiori pubbliche e private.

Clicca qui per scoprire quali sono le università italiane che offrono il corso di laurea in Architettura

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Fiacrhra Ó Leacháin
Fiacrhra Ó Leacháin
12 anni fa

Ciao,

Sono uno studente irlandese e mi interresa a studiare in Italia. Sto cercando informazioni sulle scuole in Italia.

grazie,
Fiachra

LAMA
LAMA
8 anni fa

Con preghiera di massima diffusione

Università Iuav di Venezia

SIMP – Società Italiana di Mineralogia e Petrologia

Presentano il “Corso Breve di Formazione Professionale”

I MATERIALI DEL COSTRUITO STORICO: LORO DEGRADO E CONSERVAZIONE

Venezia, Università Iuav, Palazzo Badoer, 24-25 Novembre 2016

12 Crediti Formativi Professionali per Architetti
14 Crediti Formativi Professionali per Geologi

Autorizzato da

Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori
Consiglio Nazionale dei Geologi

Chiusura iscrizioni: 16 novembre 2016

info-contatti: Tel. 0412571463 – 0412571505 – 3383562780 / email: lama@iuav.it

Con preghiera di massima diffusione

Immagine incorporata 1

Programma

Giovedì 24 novembre

09.30 – 11.00: Pietra da taglio e sue proprietà

11.30 – 13.00: Il deterioramento fisico-chimico dei materiali lapidei

13.00 – 14.30: Pausa pranzo

14.30 – 16.00: La diagnostica preliminare al restauro

16.30 – 18.00: Il consolidamento e la protezione delle superfici lapidee

Venerdì 25 novembre

09.30 – 11.00: I laterizi, loro deterioramento e consolidamento

11.30 – 13.00: I rivestimenti: intonaci storici

13.00 – 14.30: Pausa pranzo

14.30 – 16.00: Tecnologia del vetro architettonico: vetrate e mosaico

16.30 – 18.00: Deterioramento e conservazione del vetro architettonico

Obiettivi del corso

Negli ultimi anni si è verificata una forte domanda, sia pubblica che privata, di figure specializzate nella conservazione del patrimonio edilizio monumentale, cui, da più parti, sono giunte risposte settoriali e spesso inadeguate. In antico era proprio una scienza multidisciplinare (che oggi diremmo fatta di solide nozioni di architettura, litologia, geologia, scienza dei materiali e ingegneria) che caratterizzava il sapere della tradizione e connotava i “lavori a regola d’arte” in cantiere. Gli architetti, i tecnici (e le maestranze) coinvolti nelle fabbriche erano innanzitutto degli ottimi conoscitori dei materiali che si apprestavano a utilizzare per realizzare i propri progetti. Il recupero di questa conoscenza specifica dei materiali del costruito, così come la capacità, da un lato, di valutarne l’adeguata destinazione d’uso in funzione delle caratteristiche mineralogico-petrografiche e chimico-fisico-meccaniche, dall’altro, di saperne ragionevolmente prevedere il comportamento nel tempo e nei confronti degli agenti del degrado, consentiva ieri, e consentirebbe oggi, di avere una cura più attenta del patrimonio che ci è stato tramandato.
Per questo, il Laboratorio di Analisi dei Materiali Antichi (LAMA) dell’Università Iuav di Venezia e la Società Italiana di Mineralogia e Petrologia (SIMP) si fanno promotori del corso breve “I materiali del costruito storico: loro deterioramento e conservazione” rivolto sia a chi già opera nel campo del restauro monumentale e del recupero edilizio (architetti, geologi applicati, ingegneri, chimici, restauratori, funzionari di Soprintendenze, Regioni, Comuni, ecc.), sia a coloro che vogliono dedicarvisi ex novo. Il corso fornirà le informazioni essenziali e più aggiornate sulle proprietà intrinseche, il deterioramento e la conservazione dei materiali lapidei (pietre e marmi), litoidi (cotti e malte) e vitrei (vetrate e mosaico) in uso nei monumenti. Esso sarà tenuto da docenti universitari e riconosciuti specialisti del settore e dà diritto a 12/14 Crediti Formativi Professionali.

Docenti

Mario Piana, docente ICAR/19, titolare della cattedra di Restauro nell’Università Iuav di Venezia; Proto della Basilica di San Marco in Venezia; già Soprintendente reggente ai Beni Ambientali e Architettonici di Venezia

Lorenzo Lazzarini, già docente GEO/09 nell’Università Iuav di Venezia; Socio effettivo dell’International Institute for Conservation di Londra; Socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Fabrizio Antonelli, docente GEO/09, direttore scientifico dei laboratorî “LAMA-LabCoMaC” e titolare degli insegnamenti di “Petrografia Applicata” e “Georisorse minerarie e applicazioni minero-petrografiche per i beni culturali e l’ambiente” nell’Università Iuav di Venezia

Marco Verità, già responsabile di ricerca presso la Stazione Sperimentale del Vetro di Murano (VE); membro di importanti organismi e associazioni del settore vetrario (AIHV, ICG, ESG), docente incaricato presso le Università Cattolica di Milano e Ca’ Foscari di Venezia

Elena Tesser, ricercatrice CHIM/12, Chimica dell’ambiente e dei beni culturali in servizio presso il LabCoMaC – Laboratorio per la Conservazione dei Materiali da Costruzione dell’Università Iuav e docente di “Metodi analitici applicati allo studio dei materiali antichi” nell’Università Cà Foscari di Venezia

Segreteria Iscrizioni

L’iscrizione al corso è limitata a 80 posti e prevede il pagamento di una quota di Euro 390 mediante bonifico bancario (Iban: IT36D0503402071000000020500 – Causale: LAMA – corso breve). Il responsabile del corso è il Dr. Fabrizio Antonelli (fabria@iuav.it), DACC, Università Iuav di Venezia, a cui va inviata notifica di iscrizione (copia ricevuta bancaria).

Segreteria: Tel. 0412571463/39 – 0412571505 – 3383562780 / lama@iuav.it