Il clamore e le proteste che hanno seguito la pubblicazione del d.m. 546 del 30 giugno 2016, con i quale il MIUR aveva reso noti posti disponibili, modalità e programmi dei test d’ammissione 2016 hanno avuto effetto. L’oggetto delle critiche era stato il taglio delle immatricolazioni autorizzate dal ministero – circa 1.700 in tutto quelle scomparse – che era sembrato davvero eccessivo, soprattutto alle associazioni studentesche. Oggi, però, il ministero ha deciso di fare marcia indietro e ritoccare al rialzo le tabelle contenute nell’allegato 4.
I numeri complessivi di questa modifica ci sono già, ma manca ancora il dettaglio della suddivisione tra i vari atenei. Le disponibilità per Medicina, la prova più attesa, passano da 8.817 a 9.224. Ci saranno quindi “solo” 289 matricole in meno rispetto all’a.a. 2015-2016, invece di 696. Il MIUR ha rivisto al rialzo (+153 posti) anche il contingente per Veterinaria, autorizzando 655 immatricolazioni destinate a studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia.
Nessuna variazione, invece, per Architettura, sebbene questo sia il corso di laurea che ha subito i tagli maggiori (-811 posti). In proposito, tuttavia, occorre specificare che probabilmente un aumento dei posti messi a concorso con il test d’ammissione 2016 sarebbe stato superfluo, poiché già da qualche anno spesso il numero dei candidati è inferiore rispetto a quello delle disponibilità.
L’aumento dei posti per i test d’ammissione 2016 è stato accolto con favore dall’Unione degli universitari (Udu), che aveva espresso un profondo disappunto per la scelta del ministero di insistere nel contenimento del numero delle matricole per determinati percorsi di studio. Nonostante la soddisfazione per il dietrofront del Miur, però, l’Udu sottolinea che “la perdita complessiva resta consistente” e attraverso il suo coordinatore nazionale, Jacopo Dionisio, ribadisce che occorre mandare in pensione l’attuale sistema e “andare verso il libero accesso”.
Le iscrizioni ai test d’ammissione 2016 si sono aperte lo scorso 4 luglio e proseguiranno fino a giorno 26. Quelle effettuate nei primi due giorni sono già più di 5mila, segno che alcuni percorsi di studio continuano ad essere particolarmente ambiti dai giovani italiani.
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